stamattina sulla strada del ritorno dalla spesa al "cash" mi trovo davanti un tir che aveva sulle porte posteriori la pubblicità di nuovi prodotti per l'edilizia che erano anche ecosostenibili;
e per sottolineare il messaggio, di fianco c'era la fotografia di una cazzuola con sopra un pò di cemento e da questo cemento sbucavano dei fiori ....
Effettuare un sorpasso neanche a parlarne, e poi questa gigantografia davanti mi ha fatto riflettere....
La voglia di naturale è proprio sfociata in tutti i campi: persino in questo dell'edilizia, dove sin dai tempi di Celentano e la sua "Via Gluck" la cementificazione era sinonimo di contro-natura.
Il cemento uccideva la natura, oggi vedo qui a grandi lettere non è più così, dal cemento nascono i fiori, ( cosa che se succedesse davvero sarebbe sintomo di gravi problemi alla costruzione)
ma va così, da tutte le parti c'è questa voglia di naturale, di sano , di ecologico di questa nuova consapevolezza che facciamo parte di un disegno più grande di noi ecc ecc.
Anche qui, nel ristorante la gente si avvicina al vegetariano, al vegano, incuriosita e affascinata...
e i discorsi al tavolo sulle mie ricette si arricchiscono di osservazioni fatte dai clienti ...
per esempio la scelta vegetariana e quella più profonda , vegana, comportano un grande sacrificio per le persone. Una ricerca continua di materie prime, imparare a cucinarle e una continua attenzione nella scelta di quello che si mangia ... dappertutto...
e di fronte a tutto questo impegno, i miei clienti vegetariani si fermano di fronte al fatto che per mangiare da me devono spostarsi in macchina..
" ahh se solo tu fossi stato un pò più vicino...!!!" è la frase ricorrente che sento dopo la serie di complimenti.
Ma come, fai km e km per feste vegan, acquisti naturali in capo al mondo.... e per mangiare invece, dovrei essere vicino a casa tua.
Qualcosa non quadra... intanto mi rendo che la richiesta vegetariana e vegana non esiste, proprio oggi parlando con un operatore del settore è rimasto stupito dal fatto che io non solo sono l'unico che propone vegetariano nella mia "città" ( capirete nemmeno 2000 anime!) ma il solo in tutta la provincia! E , siccome gli ultimi dati sulle abitudini alimentari degli italiani indicano questa scelta etica in costante aumento , con numeri altissimi.. (vedere anche questo articolo http://www.ilcambiamento.it/vegetarianesimo_veganesimo/kit_aprire_ristorante_vegetariano.html ) mi chiedo dato che il bacino di utenza della mia più vicina cittadina supera i 30.000 abitanti dove sono quelli che dovrebbero sostenermi? E' evidente che qualcuno non la racconta giusta...
o sono le mie sostenitrici in questo articolo http://magiedichicca66.wordpress.com/2011/08/31/la-locanda-del-giusto/( cosa che io non metto assolutamente in dubbio) oppure i vegetariani non esistono, semplice.
Salvo il fatto che ognuno è libero di scegliere dove meglio stare e andare, non deve essere dimenticato il fatto che la scelta vegana , come dice la dolcissima Felicia, è una scelta d'amore , verso se stessi e tutto il resto ( tutto compreso non resta escluso nessuno! la prima forma di amore non razzista perchè le proprie scelte vanno a vantaggio anche di altri a cui questa filosofia non può fregare di meno....) e quindi si dovrebbe almeno essere coerenti.
Aggiungo una postilla per una osservazione fattami qualche tempo fa circa la mia proposta onnivora . Mi si faceva notare che il vegano non ama mangiare dove c'è possibilità di contaminazione... vuol dire che il vegano non mangia o è costretto a fare km e km per cercare un ristorante esclusivamente dedicato... ma questa è una questione di scelte... infatti io considero essere vegano al 100% impossibile nella nostra società; troppe commistioni , troppe comodità per non accettare il fatto che agli animali fanno di tutto per migliorare il nostro benessere.
La voglia di sano e naturale dove è finita?
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