venerdì 31 dicembre 2010
I piaceri della vita: secondo pacco swap
giovedì 30 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
SWAP!
Significa che due persone conosciutesi reciprocamente con i loro blog decidono di scambiarsi dei doni, di solito sono legati ai prodotti delle propria terra di origine. Si colmano distanze e si allacciano rapporti. Ho partecipato ad uno swap, quale migliore occasione per scambiare doni in occasione delle festività natalizie?
La mia compagna di swap è Anna Cerracchio ( clicca e vedrai il suo blog) dalla quale proprio stamattina è arrivato il suo pacco. Confesso di essere indietro e spero di spedirlo stamattina , nel frattempo speravo di farle cosa gradita, postare una ricetta preparata con i pomodori secchi da lei inviati.
Ingredienti:
100 g. di pomodori secchi
40 g . di granella di pistacchi non salati
100 g di mascarpone
1 cipolla olio evo
origano
sale pepe e un pizzico di peperoncino
per i gnocchi
160 g di farina
500 g patate
Procedimento:
Mettere in ammollo in acqua i pomodori secchi, preparate i gnocchi; in un robot da cucina mettete i pomodori ben sciacquati e strizzati, la cipolla, 3/4 dei pistacchi, l'origano e frullate con olio evo fino a raggiungere la densità di una crema. Mettete il pesto rosso , il mascarpone in una padella e lessate i gnocchi in abbondante acqua salata. Scolateli appena emergono e mantecateli a fuoco basso con il sugo, aggiungendo acqua di cottura se necessario. Versate un poco di sugo nel piatto e sopra finite con i gnocchi , un cucchiaio di mascarpone e un rametto di rosmarino. Provate un curioso abbinamento con un BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE DOC.
mercoledì 15 dicembre 2010
Ultima lezione dell'anno.
Dedicata alla feste natalizie, è stata un poco laboriosa... ma ha soddisfatto tutti...piatto più votato IL DOLCE!
una ricetta che è un omaggio al suo ideatore: Claudio Sadler.
Panettone g .260Cioccolato bianco g. 150
venerdì 10 dicembre 2010
L'inganno dei sensi
Madre natura ha dotato l’uomo, al pari della maggior parte degli animali, di cinque sensi (vista, udito, olfatto, tatto e gusto) con i quali scandagliare l’ambiente esterno alla ricerca di possibili pericoli e minacce per la sopravvivenza. In più rispetto agli animali, gli ha dato la capacità di ragionare sul bene e sul male. Grazie a questa, è possibile spesso riconoscere i limiti dei sensi e prendere una direzione diversa. Riguardo al cibo, da millenni gli animali riconoscono quello adatto loro attraverso i sensi, e l’uomo ha fatto altrettanto, aggiungendo, come dicevamo, la ragione quando necessario; un cibo era buono perché veniva riconosciuto prima di tutto attraverso i suoi profumi e colori, la sua forma, ed infine il gusto. Quando ad esempio un frutto era acido significava che era andato a male. Un cereale poteva fare la muffa, il latte inacidiva, il vino diventava aceto e così via. L’uomo si è sempre fidato dei suoi sensi e della sua esperienza con il cibo e tale consapevolezza è presente ancora oggi nella sua scelta alimentare. Questo può diventare purtroppo un suo punto debole, perché con la tecnologia e la chimica moderna è possibile ingannare i sensi facendo passare per buono e salutare un cibo che invece presenta seri pericoli per la salute. Ne è un esempio un recente scandalo con i latticini, dove si commercializzavano formaggi scaduti aggiungendo una sostanza chimica che mascherava il sapore. Oggi la chimica ha inventato sostanze per ogni necessità; esistono prodotti che alterano il gusto, il profumo, il colore, la consistenza, la durata di un alimento confondendo i sensi del consumatore e commettendo a tutti gli effetti un inganno nei suoi confronti. Il primo senso ad essere ingannato è la vista; l’alimento appare più bello e attraente di quanto non sia veramente. A questo scopo esister una famiglia di sostanze chimiche sono i coloranti, che servono appunto per dare colore quando serve. Così, il salmone affumicato è più arancione, l’hamburger più rosso sanguigno, i gelati più ‘vivi’, le bevande più attraenti. L’inganno è sempre lo stesso: convincere gli occhi della genuinità del prodotto. Un esempio su tutti: lo sciroppo di menta dovrebbe essere bianco, ma in realtà è verde grazie ad un colorante, in modo che richiami la pianta della menta che è appunto verde. Gli occhi quindi vengono ingannati con i coloranti, ma anche con altre sostanze, come la lacca per far brillare le mele. L’olfatto è un altro senso facile da ingannare. Basta fare come alcuni supermercati che mettono nell’aria condizionata il profumo sintetico di pane fresco, e la gente sente maggiormente la fame mentre fa la spesa e riempie il carrello. Allo stesso modo, i profumi sintetici vengono usati sulla frutta e la verdura (vi è mai capitato di comprare un melone profumatissimo che poi non sa di niente?), nei vini e in generale in tutti i cibi che di natura hanno un profumo forte. Il gusto è sicuramente il senso più importante per stabilire la genuinità di un alimento, e difatti qui si concentrano la maggior parte delle sostanze chimiche e quindi degli inganni. Stiamo parlando soprattutto dei cosiddetti ‘aromi’; ne esistono due categorie: A) aromi naturali – che di naturale non hanno nulla ma si chiamano così solo perché richiamano un sapore esistente in natura (ad esempio la vanillina). B) gli aromi chimici veri e propri (chiamati semplicemente ‘aromi’) che hanno sapori differenti e del tutto innaturali (ne sono un esempio le caramelle). A cosa servono tutti questi aromi? A dare gusto ad un cibo che diversamente sarebbe insapore a causa della lavorazione industriale o della bassa qualità delle materie prime. Troviamo quindi aromi nelle marmellate, nella cioccolata, nelle salse, nella pasticceria, nel dolciumi, nelle bevande, nei prodotti in scatola, nei gelati, nella carne e nel pesce confezionato, praticamente in quasi ogni prodotto industriale. Una altra famiglia di sostanze chimiche particolari sono gli antiacidificanti (il più conosciuto è l’acido ascorbico). Queste sostanze impediscono che il cibo prenda un gusto acido man mano che va a male. In questo modo il consumatore rimane convinto di consumare un alimento sano e fresco. Tali sostanze sono presenti nelle marmellate, nelle passate di pomodoro, nei succhi di frutta, nei prodotti in scatola e in vetro (il mais ad esempio) e in generale in tutti i prodotti alimentari a lunga conservazione. Abbiamo ancora il tatto e l’udito: come è possibile ingannarli? Esistono sostanze chimiche che mantengono croccanti gli alimenti in modo che toccandoli appaiono freschi, ed esistono sostanze e strumenti che hanno l’unico scopo di fare un rumore che appaia familiare… L’elenco dei possibili inganni è quasi infinito e lo spazio a disposizione non ci permette di approfondire, però quanto detto basta per una semplice conclusione: il consumatore non può più fare affidamento sui suoi sensi per riconoscere un cibo sano e salutare, in quanto l’uomo ha trovato il modo per ingannarli. Ed ecco allora la ragione: madre natura ci ha dato questo ‘sesto’ senso che ci permette di capire quando è presente un inganno. Come è possibile infatti che le mele acquistate in certi negozi brillino quando quelle appese agli alberi sono opache? Perché le marmellate fatte in casa hanno sempre colori diversi da quelle comprate? Invece di acquistare ingenuamente convinti dei messaggi pubblicitari o di come viene presentato il prodotto, ragioniamo e ci accorgeremo che ‘non è tutto oro quello che luccica!’, ed eviteremo così di introdurre nel nostro corpo sostanze chimiche molto spesso estremamente dannose per la salute.
martedì 7 dicembre 2010
Dedicato alla cucina di Lakshmi
E' stato un piacere essere riusciti a realizzare la serata dedicata alla cucina di Lakshmi. Sì è trattato di una vera e propria "cooking jam sessison" , realizzata con l'aiuto spassionato di : Daniela, Denise, Marina, Simona e Sabrina; con la partecipazione di Isa e il conforto di tutti quelli che conoscevano da tempo il Pancapanna.
Durante la serata, ci sono stati interventi riguardanti le tecniche e le preparazioni degustate. Daniela ha spiegato il suo dolce e le sue sfoglie sostitutive del pane; di cui invito a dare un'occhiata al loro blog per maggiori dettagli: http://www.tartaloto.org/ . Per quanto mi riguarda, invece soddisfo la gentile richiesta della ricetta dei ravioli di castagne .
sabato 4 dicembre 2010
viva il vegetariano!

Come si vede la richiesta di degustazioni vegetariane è calata fino quasi a scomparire, mentre la richiesta di piatti tradizionali in rosso e in blu anche i piatti del menù a prezzo fisso del mezzogiorno (dove la proposta vegetariana è quasi del tutto scomparsa) sostanzialmente tengono, anche con il calo fisiologico del periodo di Novembre.
giovedì 2 dicembre 2010
i dolci delle feste!
Vorremmo , se fosse possibile realizzare una cena-lezione il 21 dicembre dedicata alle feste in versione "nature" con ricette di questo tipo:
300 gr di farina “0”
0,25 lt di acqua tiepida
1 C di lievito secco di birra
350 gr di farina di mais fioretto
500 gr di uvetta
200 gr di ribes secchi
200 gr di pistacchi tritati (non salati)
200 gr di fichi secchi o albicocche secche
300 gr di malto di riso
4 C di olio di mais o girasole
1 C di semi di anice e/o finocchio
la scorza grattugiata di 3 limoni
(con i primi 4 ingredienti) mettere il lievito nell’acqua e dopo qualche
min. unire la farina e il sale, mischiare bene con una frusta e lasciar
riposare l’impasto per 1 ora circa; unire quindi tutti gli altri
ingredienti impastando bene, versare nello stampo del plum cake foderato con
carta da forno leggermente oliata e cosparsa di farina gialla; far lievitare
l’impasto ancora 2 ore, quindi infornarlo a 160° per circa 50 min.; lasciar
raffreddare prima di affettarlo
lunedì 29 novembre 2010
la cucina di Lakshmi...ultime battuteeVVVAI!!!!!
![]() |
EVVVVAI!!!!! |
![]() |
RICOPERTO |
![]() |
BUDINI |
![]() |
DECORI |
![]() |
IN ADORAZIONE DELLA TORTA |
![]() |
LA BASE DEL DOLCE |
![]() |
CACHI |

![]() |
COMPLIMENTI! |
domenica 28 novembre 2010
La tradizione cremasca a tavola
La diciottesima edizione, ci ha visto partecipare per la prima volta con un menù in linea con il nostro stile ma abbastanza distante dalle proposte che durante questi anni si sono avvicendate.
La nostra scelta, basata anche sulla necessità di fare conoscere un diverso modo di cucinare, ha avuto , tutto sommato un discreto seguito. Non si possono pretendere numeri da capogiro, si è invece puntato sulla soddisfazione del cliente, sulla interpretazione dei piatti e naturalmente sulla degustazione che è poi la parte centrale di tutto il discorso.
Modestia a parte ho ricevuto parecchi complimenti, sia sulla scelta dei piatti, sia , in concreto sul loro assaggio, che si è rivelato, a detta di tutti, sorprendente nella semplicità delle materie prime e gustoso senza essere pesante e tantomeno "grasso". Solo in una occasione un giudizio è stato negativo riguardo all'abbinamento del pesce con la verza; ed è per questo che oggi , per concludere gli articoli dedicati alla rassegna, dedico la ricetta a questo piatto: ognuno potrà così rendersi conto del risultato a proprio insindacabile giudizio.
venerdì 26 novembre 2010
Code di gambero croccanti su crema di cavolo romano
"Pancapanna era e rimane l'alternativa
leggera. Un'oasi nella quale trovare riparo da additivi, conservanti
e da ogni sostanza prevalentemente artificiosa. Guai però a ritenere
il locale del patron Enrico Zanibelli una riserva esclusiva dei
gourmet vegetariani: nel menù si possono gustare piatti sani di
cucina naturale-creativa che comprendono anche sontuose portate di
carne e pesce".
Questo è l'incipit della recensione sulla guida dei ristoranti di Cremona e provincia 2011...è il terzo anno che veniamo recensiti, con una punta di orgoglio abbiamo guadagnato un piatto nel giudizio finale: da uno che era a due, e ben tre punti sulla cucina da 20 a 23... da migliorare il servizio e il locale che hanno ottenuto lo stesso punteggio dell'anno scorso... ma in onore al risultato ottenuto presento il piatto principe dell'ultimo corso di cucina che aveva come argomento il pesce.
Possiamo abbinare un Tocai Friulano (vino bianco con riflessi verdognoli, profumo intenso, caratteristico e floreale, gusto secco, caldo e morbido, con una leggera nota di mandorla)
martedì 16 novembre 2010
lezioni di cucina
![]() |
Chiara all'opera con il sedano |
![]() |
il pubblico gradisce |
![]() |
gamberi croccanti con salsa di cavolo romano all'acciuga |
![]() |
gamberi croccanti con salsa di cavolo romano all'acciuga |
![]() |
'o chef |
![]() |
'o chef |
![]() |
Chitarrine con vongole, seppie e bottarga |
![]() |
Poi si mangia, sì |
![]() |
Turbante di branzino ai vapori di Nebbiolo e dressing al melograno |
![]() |
Strudel di pere alla cannella, crema con rum e uvetta e cioccolato fuso |
martedì 9 novembre 2010
mercoledì 3 novembre 2010
La cucina di Lakhsmi
![]() |
Errori? improvvisazioni? bisogna esserci.... |
![]() |
ravioli ravioli sempre ravioli |
![]() |
Denise mesce il ripieno |
![]() |
punti di vista |
![]() |
delikatessen |
![]() |
Daniela degusta |
![]() |
anche Denise non è da meno |
![]() |
al momento della degustazione ci ha raggiunto Marina |
![]() |
misticamente assaggia |
![]() |
sta dicendo la sua opinione |
![]() |
Cucina dell'amore |
![]() |
quasi al termine |
martedì 26 ottobre 2010
La cucina di Lakhsmi...prove tecniche
![]() |
Denise e Daniela |