sabato 24 aprile 2010

Variazioni sul tema




E' di pochi giorni fa la lezione di cucina macrobiotica, della quale ho regolarmente postato le ricette ed un ampio resoconto fotografico. Stiamo studiando un' ulteriore serata dedicata alla colazione macrobiotica... nel frattempo mi sono preso una licenza per realizzare un dolcetto da dedicare alla chef Elena.

Croccantino con gelato di riso alla crema e liquore " Bonaiuto"al cioccolato modicano








per il croccantino vedere ricetta due post fa...
per il gelato

5 uova
400 g. di crema di riso (idem come sopra)
100 g. di panna di soia
il midollo di un baccello di vaniglia
poca scorza di limone
200 g. di zucchero

Procedimento

Dividete i tuorli dagli albumi in due ciotole e aggiungete 100 g. di zucchero ognuna. Montate gli albumi a neve e poi i tuorli a zabaione; aggiungete la crema di riso, la vaniglia, il limone la panna di soia e amalgamate il tutto delicatamente, poi ponete la crema in freezer.
Tagliate a vostro piacimento il croccantino, preparate il gelato con l'aiuto di un coppapasta e decorate con il liquore a filo. Energetico!


venerdì 23 aprile 2010

La terra della rinascita




Oggi è il giorno della Terra, una giornata dedicata al nostro pianeta, alla nostra Grande Madre. Almeno per oggi ognuno di noi dovrebbe impegnarsi ad avere dei comportamenti che contribuiscano alla salvaguardia della Natura come ad esempio utilizzare la bicicletta al posto dell'auto, fare attenzione al risparmio idrico ed energetico, piccole cose che non ci costano molto ma che hanno una grande importanza.




Dal mio punto di vista tutti i giorni dovrebbe essere il giorno della Terra, tutti i giorni dovremmo impegnarci per rispettare e salvaguardare il nostro pianeta, la Madre Terra che ci da la vita ed il sostentamento ricevendo in cambio soltanto insulti ed offese.

martedì 20 aprile 2010

Sua maestà ... il riso

Ieri sera si è conclusa la seconda serata dedicata interamente al riso.
La lezione spiegava soprattutto le basi di come usare sia il riso intero, integrale o meno, che la crema di riso, nelle sue utilizzazioni in sostituzione dei latticini. In tutte le preparazioni la base è questa: 100g. di riso Carnaroli lessato in un litro di acqua fino al completo assorbimento. Ai primi posti degli apprezzamenti sono risultati il riso nero , la maionese di riso e il dolce di limoni. le ricette più sotto...









Il riso è una graminacea diffusa in tutto il mondo.
Originario dell'Asia, in Thailandia era coltivato già 3500 anni prima di Cristo. I maggiori produttori del mondo: Cina, Giappone, India, Indonesia, Birmania. In Italia è coltivato in Piemonte e in Lombardia, visto che come tante altre piante acquatiche anche il riso richiede zone ricche di acqua e preferibilmente molto umide.
E' una pianta annuale alta circa 50/100 cm con foglie lineari.
Le infiorescenze si presentano come piccole pannocchie formate da un numero vario di spighette portanti da 5 a 10 frutti.
In Italia si raccoglie alla fine di Ottobre, appena raccolto prende il nome di risone o riso grezzo perchè i grani sono rivestiti di glumelle. In breve dopo la raccolta il risone affronta la pulitura
(separazione delle impurità e delle sostanze estranee come la terra, semi e sassolini), la sbramatura (allontanamento delle glumelle che costituiscono un prodotto detto lolla). La prima e seconda sbianchitura nella quale si hanno l'allontanamento degli strati periferici (crusca). Segue poi la terza e quarta sbianchitura dove troviamo l'asportazione del germe, per poi finire con la brillatura.
In commercio le varietà di riso nazionale sono così classificate:
comune o originario (sottotipo), semifino (per risi e minestre), fino (cottura in bianco per insalate..), superfino (per risotti) o risi speciali come il converted o parboiled. Quest'ultimo si presenta di colore ambrato, viene ottenuto macerando il risone in acqua calda e trattandolo poi con il vapore. In questo modo i componenti idrosolubili del germe e degli strati periferici (vitamine sali minerali) diffondono verso l'interno dell'endosperma. Il prodotto viene poi essicato e raffinato. E' indicato per insalate.


Riso nero


Insolito, esotico, ricco di proprietà nutritive… e magico fin dal suo nome. Si chiama riso nero Venere, ed è persino un tuffo nel passato nella storia di una coltivazione che ha origine antichissime, letteralmente dall'altra parte del nostro piccolo pianeta: in vaste aree della Cina e dell'India si ritiene che la coltivazione sia iniziata tra il 2.800 e il 2.200 a. C.
Il colore nero del pericarpo del 'Venere' è una rara caratteristica che in passato i contadini cinesi coltivavano solo per l'imperatore e la sua corte. Il granello del 'Venere' dopo l'asportazione delle giumelle, si presenta naturalmente lucido e col colore dell'ebano dovuto ad una sottile pellicola ricca di pigmenti che in natura sono presenti anche nel mirtillo e nelle uve nere e soprattutto sono pigmenti che hanno una funzione antiossidante che è sempre più apprezzata da dietologi e studiosi dell'alimentazione.

Un'altra caratteristica tutta orientale del riso Venere è il profumo che si sprigiona soprattutto durante la cottura. Si tratta di un aroma dovuto alla presenza di esteri che, con l'aumento della temperatura, evaporano e danno origine ad un profumo che ricorda il pane appena sfornato o il legno di sandalo.
Il riso nero degli imperatori è pertanto una piacevolissima sorpresa e non solo dal punto di vista alimentare.



Riso Nero Integrale con Crema di Zafferano

Ingredienti per 4 porzioni:
320 gr. di riso nero venere - 2 dl. di crema di riso bianco 10 gr. di olio di mais - dado vegetale (la punta di un cucchiaino) - 1 bustina di zafferano
Preparazione:
Far bollire il riso in acqua salata per 40-45 min. Nel frattempo preparare la crema: in un pentolino scaldare a fiamma bassissima la crema di riso, aggiungervi l'olio e il dado vegetale.
Sciogliere lo zafferano in un poco di acqua di cottura del riso ed unirlo al resto degli ingredienti.
Terminata la cottura, scolare il riso e disporlo nei piatti singoli a "montagnetta". Fare un incavo nel quale introdurre la crema di zafferano.





Maionese di riso

ingredienti per 4 persone:

circa 200 g di olio di mais

200 g di crema di riso

aromi:
senape
limone
aceto
sale


Procedimento

Con il mixer a immersione frullare la crema di riso e l'olio arricchendo pian piano con gli aromi.
Assaggiate man mano per trovare il giusto equilibrio degli ingredienti.
Per rendere la salsa più fluida e vellutata aggiungete della panna di soia o di avena...

Insalata russa


ingredienti per 4 persone:

2 carote
100 g. di piselli
2 patate
maionese di riso q.b.

Procedimento

Lavate le patate e le carote, sbucciatele e tagliatele a dadini grandi non più di un pisello . Mettete intanto a lessare separatamente le carote , le patate e i piselli(potete cuocerli anche a vapore) in acqua bollente e salata , stando attenti alla cottura, che deve lasciare le verdure croccanti, e non sfatte (ci vorranno circa dai 7 ai 10 minuti per le patate, e dai 5 ai 7 minuti per le carote, a seconda poi del taglio).
A cottura ultimata, scolate le verdure e lasciatele raffreddare preferibilmente dentro ad un colino in modo che perdano tutta l'acqua di cottura e risultino asciutte . Nel frattempo rassodate le due uova, poi intiepiditele sotto l'acqua fredda corrente, sbucciatele e lasciatele raffreddare. Tagliate i cetriolini sott'aceto a dadini molto piccoli . Quando le verdure saranno tiepide, mettetele dentro ad una ciotola unite i cetriolini quindi condite con olio (poco), aceto (1-2 cucchiaini), sale e pepe . Successivamente quando si saranno raffreddate, unite la maionese ed eventualmente, aggiustate di sale. A questo punto, potete scegliere se unire le uova sode tagliate a cubetti all'interno dell'insalata russa oppure, come abbiamo fatto noi, utilizzarle per decorare la pietanza. Ponete l'insalata russa in frigorifero per almeno un'ora ad insaporirsi e raffreddare.Se volete presentare l'insalata russa in modo elegante, potete versarla in un qualsiasi stampo foderato con dell'alluminio e metterla in frigorifero per almeno un’ora. Trascorso il tempo indicato, potrete capovolgere lo stampo su di un piatto da portata, togliere l'alluminio e decorare l'insalata russa con le fettine di uova sode, cetriolini sott'aceto e con dell’altra maionese e ingredienti come, acciughe, capperi, olive, ecc...Alcune regole per ottenere una buona insalata russa: - utilizzate una buona maionese, meglio se fatta in casa; - tagliate gli ingredienti in modo uniforme e regolare; - non aggiungete legumi crudi; - non aggiungete ingredienti che rilascino colore (come ad esempio la barbabietola); - non esagerate con l'aggiunta di ingredienti troppo saporiti o piccanti che sovrastino la delicatezza dell'insalata; - non aggiungete sott'aceti o legumi acquosi; - i sottaceti vanno aggiunti quando le verdure sono ancora tiepide, per armonizzare i sapori; - l’insalata russa deve risultare abbastanza asciutta, senza troppo eccesso di maionese, che deve servire unicamente per legare gli ingredienti.





Budino di limoni
(e fragole sciroppate)



ingredienti per 4 persone:

2 limoni
300 g di crema di riso
150 g di zucchero
10 g di agar-agar




Procedimento

Lessate i limoni interi per 4 volte consecutive partendo ogni volta dall'acqua fredda e portando a bollore. Scolate, aprite i limoni ed eliminate i semi, poi frullate il tutto con il mixer. Scaldate appena la crema ottenuta e dividetela negli stampini e lasciatela raffreddare e consolidare in frigorifero.
Nel frattempo pulite le fragole e tagliatele a pezzettini. Mettetele in una casseruola piccola e copritele di zucchero e fatelo caramellare a fuoco dolce, poi mettete da parte e fate raffreddare.
In un'altra casseruola versate lo zucchero ed un cucchiaio di acqua e a fuoco basso fate un caramello, versatevi le mandorle o le nocciole tritate e dopo aver scaldato ancora un poco versate il tutto su una spianatoia ricoperta di carta forno e spalmate il caramello il più sottile possibile e fate raffreddare.
Sformate il budino ricopritelo con le fragole sciroppate e decorate con il caramello sbriciolato.


Sorpresa!

Nei vecchi archivi della soffitta abbiamo trovato questa foto che testimonia che già la nonna di IDA era dedita a cucinare per tante persone...il rancio per la truppa!!!!

giovedì 15 aprile 2010

MACROBIOTICA! Non è un'offesa...


PRANZI e SNACK per L’UFFICIO,
LA SCUOLA, IL VIAGGIO

14 aprile 2010

a cura di ELENA ROMAGNOLI e
ENRICO ZANIBELLI






N.B. le dosi si intendono per 4/5 persone; C=cucchiaio , c=cucchiaino, T= tazza, q.b.= quanto basta, p= pizzico, fac.=facoltativo, per “olio e. v. di oliva” si intende extravergine di prima spremitura a freddo; gli ingredienti si intendono - possibilmente - da agricoltura biologica, da commercio equo e solidale, da produzione propria o locale, da raccolta di selvatico


VELLUTATA DI FINOCCHI

4 finocchi
1 cipolla
1 C di olio e.v. di oliva
1 T di latte di riso o avena
sale e shoyu q.b.
acqua
la parte verde del finocchio

saltare i finocchi e la cipolla tagliati sottili nell’olio per 5 min., aggiungere 2 T e ½ di acqua, il sale e cuocere per 10 min., unire il latte di riso, far riprendere il bollore e cuocere ancora per 5 min. aggiustando, se serve di sapore con poco sale; frullare con il frullino a immersione e servire la vellutata calda, guarnendo con il verde del finocchio tritato



PATE’ DI ALGHE ARAME E HIJIKI

1 manciatina di arame
1 manciatina di hijiki
2 C olio e.v. di oliva
3 o 4 C di shoyu
2 C aceto di mele
1 spicchio d’aglio
1 grossa cipolla
750 gr d’acqua
gallette di riso

far imbiondire aglio e cipolla tritati nell’olio finchè morbidi e poi togliere tutto dal tegame; nello stesso tegame mettere le alghe (ammollate precedentemente per 15 min. e poi scolate bene), l’aceto, lo shoyu e l’acqua, portare ad ebollizione e sempre a fuoco piuttosto alto cuocere scoperto per 20 min. circa o fino a completa evaporazione dell’acqua; unire cipolle e aglio cotti alle alghe, tritare molto bene con la mezzaluna o frullare; questo paté si può spalmare su gallette di riso (va molto bene anche come accompagnamento al riso semplice o per condire la pasta, se avanza si conserva in frigo per alcuni gg. coperto con un po’ d’olio)

SUSHI DI RISO E VERDURE

2 fogli di alga nori
riso integrale o semintegrale già cotto
1 carota
qualche foglia verde (erbette, spinaci, il verde delle coste, erbe spontanee primaverili,…)
una manciatina di crauti
2 C di tahin
1 C e ½ di acidulato di umeboshi

tostare le foglie di nori sulla fiamma per pochi istanti finchè prendono un bel colore verde, scottare separatamente per pochi istanti in acqua bollente leggermente salata le carote tagliate a tronchetti e le foglie verdi e lasciare raffreddare; su uno stuoino per sushi appoggiare la nori con la parte ruvida verso l’alto e disporre su tutto il foglio uno strato di riso di 1 cm circa, lasciando libero un lembo di 2 cm, sopra il riso spalmare la salsina ottenuta miscelando bene tra loro tahin, e acidulato di umeboshi e se serve poca acqua tiepida, stendere poi vicine tra loro una striscia di foglie verdi, una di crauti e un paio di tronchetti di carota, arrotolare ben stretto inumidendo il lembo di nori lasciato libero che servirà per saldare il sushi; tagliare con un coltello affilato a dischetti di circa 3-4 cm. di spessore e servire a temperatura ambiente o appena fresco (se preparati con ore di anticipo i sushi vanno conservati interi in frigo e tagliati al momento)



SFOGLIE DI RISO CON TOFU, VERDURE E RADICCHIO

1 pagnotta (meglio utilizzare sempre pane di buona qualità integrale o semintegrale a pasta acida)
qualche fetta di tofu lasciato marinare in acqua e poco shoyu
1 manciata di radicchio
qualche foglia di radicchio rosso o lattuga (a seconda della stagione)
qualche oliva denocciolata
poca senape
poco tahin

tagliare il pane a fette piuttosto sottili (1 cm e ½ circa) e mantenerle nel loro ordine originale, mescolare senape e tahin tra loro diluendo con poca acqua calda, spalmare una delle due fette che comporranno il tramezzino con questa salsina, appoggiarvi la foglia di radicchio, qualche pezzetto di oliva e qualche fettina di tofu dopo averlo fatto scottare per qualche min. nella sua stessa marinatura, chiudere con l’altra fetta di pane, tagliare poi in due o tre parti la fetta di pane (soprattutto se il pane è grande) per ottenere i tramezzini, avvolgerli in una striscia di tovagliolo di carta e fermarli con uno stuzzicadenti


SFORMATO DI LEGUMI

legumi di qualunque tipo già lessati (meglio usarne un tipo solo)
1 T di pane raffermo (possibilmente integrale a pasta acida)
1 C di tahin o olio e.v. di oliva
1 gamba di sedano
1 spicchio d’aglio
1 pezzettino di zenzero
1 ciuffo di prezzemolo fresco
shoyu q.b.

ammollare il pane con un po’ d’acqua o tè bancha per alcune ore, poi frullarlo insieme a una quantità pari di legumi, otterrete una crema piuttosto densa; unire sedano, aglio, zenzero e prezzemolo tritati fini e disporre in una teglia precedentemente oliata, infornare per 30 min. circa a forno medio; lasciar raffreddare e tagliare a fette


PALLINE DI CATALOGNA ALL’AGRO DI MELE

1 mazzo di catalogna (o cicoria selvatica ancora più buona)
sale q.b.
aceto di mele q.b.
1 spicchio d’aglio (facolt.)
poco gomasio
erba cipollina

cuocere la catalogna in abbondante acqua leggermente salata, scolarla, lasciarla intiepidire e tagliarla a pezzi di 5/7 cm, condirla con aceto di mele, una spruzzata di gomasio e -volendo- l’aglio tritato finissimo, formare con le mani delle palline compatte e legarle, eventualmente, con un filo di erba cipollina


CROCCANTINI

1 T e ½ di cereali soffiati (potete scegliere tra riso, farro, quinoa…)
3 C di mandorle
3 C di nocciole
3 C di semi di sesamo
3 C di uvetta
4 C di malto di riso

tostare in un tegame dal fondo spesso tutti i semi separatamente (perché hanno tempi di tostatura leggermente diversi), tostare velocemente anche i soffiati e sciacquare sotto l’acqua l’uvetta; a parte sciogliere il malto in una terrina a bagnomaria e unirvi ad uno ad uno tutti gli ingredienti, avendo cura di mettere il sesamo per ultimo; mescolare bene e formare delle palline (inumidendosi le mani spesso durante l’operazione;) che metterete nei pirottini; mettere in forno già caldo a 170° per un paio di min. o finchè i croccantini si imbruniscono leggermente (si può fare anche un croccante unico, da rompere a pezzi irregolari al momento di servire)





BUDINO DI CAFFE' DI CEREALI E FRUTTA SECCA




Ingredienti


3 tazze d'acqua, 3 tazze di succo di mela, 1 tazza di caffè d'orzo o yannoh piuttosto forte, 3 cucchiai di fiocchi di agar-agar (o una barretta), 150 gr. tra mandorle e nocciole, 50 gr. di uvetta, cannella, un pizzico di sale.


Preparazione



Fate bollire per qualche minuto l'agar-agar nell'acqua, assieme al succo di mela e ad un pizzico di sale. Unite poi anche il caffè d'orzo, prolungate la cottura per altri 10 minuti, quindi versate il tutto in un recipiente a raffreddare. Abbrustolite intanto le nocciole e le mandorle in una padella mescolando, per evitare che si bruciacchino e tritatele quindi finemente (o frullatele). Quando il budino si sarà in parte rappreso potrete aggiungere la frutta secca tritata, mescolate e riponete in frigo per mezz'ora prima di servire.
Tenete presente che l'agar-agar è fondamentale per la preparazione del dolce. E' un'alga particolare che si può trovare nei negozi di cibi macrobiotici e ha come caratteristica quella di far rapprendere qualsiasi cosa, anche l'acqua, come in questo caso. Non cercate di farne a meno, perché vi troverete a dover "sorseggiare" il dolce, invece di mangiarlo. Un'ultima avvertenza: il dolce si rapprenderà a dovere solo quando si sarà accuratamente raffreddato.



NEL THERMOS DEI LIQUIDI

1 thermos di acqua calda permettono di prepararsi al momento tè, tisane, caffe di cereali, zuppa di miso istantanea

esempi:

per tè o tisane basta portarsi le bustine di tè bancha o kukicha (a basso o quasi nullo contenuto di teina)
per il caffè esistono caffè di cereali solubili (senza caffeina)
per le zuppe si trova la zuppa di miso in polvere che va semplicemente reidratata con acqua bollente


NEL THERMOS DEI SOLIDI

esistono thermos per solidi (in genere con due scomparti) in cui si possono trasportare cibi solidi o semiliquidi (caldi o freddi), utilissimi soprattutto per un pasto da consumare entro qualche or





croccantino



budino di caffè di cereali e frutta secca



Sushi di riso e verdure



Sfoglie di riso con tofu, verdure e radicchio






Palline di catalogna all'aceto di mele







Sformato di legumi






Elena
















lunedì 12 aprile 2010

Sale e dintorni

Tra le ricette presentate, ripresentate, tolte e rimesse alla carta, questa nella fattispecie ha una storia curiosa...
Nella scelta dei piatti è rimasta abbastanza a lungo... nessuno sceglieva questo piatto, " non è ancora il momento" mi sentivo rispondere; ma il tempo passava e il momento sembrava non arrivare mai. Eppure quando avevo l'occasione di consigliarlo, veniva molto apprezzato e ricevevo puntualmente numerosi complimenti... ma se rimanevo in cucina ritornava ad essere dimenticato. Ho provato a cambiare il nome, ma niente da fare, alla fine è stato tolto dalla carta. Ora è presente in un menù degustazione è ogni volta che attraversa la sala incuriosisce e genera domande, al punto che viene richiesto come extra e sembra che venga apprezzato in questa veste... misteri del marketing!
La sua forza sta in un insieme di semplicità e scenografia: un filetto di pesce già pulito adagiato in una meringa salata, cioè tre ingredienti, pesce, albume e sale.
Praticamente nel branzino al sale oltre ad avere l'impegno di doverlo sfilettare una volta cotto, abbiamo una carne che è sì buonissima ma altrettanto asciutta, nel branzino al vapore la carne tende ad inzupparsi; qui, coperta dalla meringa, la carne subisce un'azione che equilibra il grado di umidità, l'albume crea una cappa che però non è ermetica e cuoce regolando l'umidità all'interno.... e poi è già pulito e si mangia dentro la crosta.

Ingredienti per 4 persone

4 branzini puliti e sfilettati ma non squamati
400 g. di albumi
400 g. di sale grosso
un limone
aromi
olio evo
sale e pepe
3 cucchiai di maizena

Procedimento

Portare il forno in temperatura, 190° circa, intanto montate a neve ben ferma gli albumi e incorporatevi delicatamente la maizena, il sale grosso la scorza grattugiata del limone e gli aromi.
Salate e oliate i filetti, quindi girateli su un foglio di carta forno e coprite uno ad uno i filetti con l'albume montato.
Lasciate dorare in forno per 10 minuti, poi, una volta cotti, girate la meringa in un piatto e togliete delicatamente la carta forno. Servite con delle fette di limone e con una insalata di pomodorini all'origano.
Per chi piace il vino ho trovato intrigante un rosato fermo ben fresco, oppure un Sauvignon.

lunedì 5 aprile 2010

colomba tostata con gelato di riso alla crema e arance caramellate al cardamomo





































colomba tostata
con arance caramellate
al cardamomo e
gelato alla crema



Ingredienti per 6 persone Quantità

fette di colomba tostate 6
arance grandi 6
zucchero per il caramello g 200
semi di cardamomo
buccia delle arance bollita per 3 volte e tagliata finemente

per il gelato

riso bollito gr 100 in 1 lt di acqua g. 350
panna di soia g 150
uova n 6
un baccello di vaniglia
zucchero g 200
1 cucchiaio di miele


Procedimento

Tagliate sei fette di colomba e fatele tostare in forno per 10 minuti a 70 gradi.
Separare gli albumi dai tuorli montare gli albumi con cento g. di zucchero e i tuorli con lo zucchero rimanente, amalgamate ai tuorli 350 gr. di riso frullato, la panna di soia e il midollo della vaniglia e mettete nel congelatore. Pelate a vivo le arance, fate caramellare lo zucchero e unitevi le arance pelate al vivo, le zeste e dopo qualche minuto, versate il tutto su un foglio di cartaforno e fate raffreddare. Componete il dolce alternando due pezzetti di colomba con una pallina di gelato di riso alla crema e le arance caramellate.





sabato 3 aprile 2010

Sautè di sedano rapa e ceci speziato


La consapevolezza che i prodotti industriali siano pieni di additivi, conservanti e stabilizzanti, cioè sostanze prevalentemente artificiose, ci ha portato verso la scelta di una cucina sana, naturale e biologica. tutto ciò che non esiste in natura non è riconosciuto dal nostro organismo, quindi non assimilato, con ovvie conseguenze per la salute.
Gli ingredienti dei prodotti certificati bio provengono da coltivazioni che non ammettono uso dei pesticidi, concimi chimici ed ogm. Cinquant'anni fa era del tutto normale coltivare senza l'uso di sostanze chimiche, questo salto all'indietro ci riporta ad una alimentazione sana e anche a sapori più rustici e più veri.



Sautè di sedano rapa e ceci





ingredienti per 4 persone:

2 sedani rapa di medie dimensioni (150-200 gr. l'uno)
1 peperone rosso
1 confezione di ceci in barattolo
1 spicchio d'aglio
Olio d'oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Per la miscela di spezie:
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
Mezzo cucchiaino di zenzero
Mezzo cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di paprika dolce


Procedimento


Generalmente è sempre meglio utilizzare “padelle” come il wok o simili per fare le sauté di verdure poiché cuocendo molto velocemente la verdura, la rendono croccante ma non la cuociono troppo, in modo da evitare di perdere completamente tutti gli elementi nutritivi.
Prendete i sedani e , dopo averli sbucciati, tagliateli a dadini, scaldate 3 cucchiai di olio nel vostro wok e saltatevi i cubetti per 4 o 5 minuti con uno spicchio d'aglio tagliato a pezzetti grossi.
Aggiungete subito un poco di pepe nero macinato e, successivamente unite al sedano anche il barattolo di ceci che avrete precedentemente scolato e sciacquato.
Continuate a saltare le verdure nel wok ed aggiungete un piccolo peperone tagliato a pezzettini altrimenti rischierete di ritrovarvi il peperone ancora crudo mentre le altre verdure avranno già terminato la cottura.
Aggiungete mezzo bicchiere di acqua, il sale e le spezie, quindi continuate a saltare le verdure per altri 8-10 minuti.
Quando l'acqua sarà completamente assorbita ed i sedani risulteranno croccanti, il vostro piatto sarà pronto. Servite spolverando con un pochino di prezzemolo.


giovedì 1 aprile 2010

Buona Pasqua

Arriva la festa ma sulla rete qualche stralcio di realtà non ci fa dimenticare quello che accade, leggete più sotto alcuni commenti presi dalla rete...

Agostino Suriano
Buongiorno!
Grazie Serenella, condividi.......
10 ore fa
Serenella Ruggieri
Fatto! (Non trovo giusto che le istituzioni dicano che è tutto risolto, non lo è per L'Aquila e nemmeno per altre questioni italiane, troverei più corretto una trasparente informazione sulle cose fatte e su quelle ancora da fare e in che modo si pensa di affrontarle, così la smettiamo con questo modo di azzannarci alla giugulare anche tra noi lettori di informazioni strumentalizzate. Rivolgo indistintamente a tutti questo modo di fare che oramai è diventato moto perpetuo e noi cittadini che parteggiamo ora di qua e ora di la).

Buongiorno Agostino! (Fra pochi giorni è il 6 Aprile e spero non siano lacrime di coccodrillo quelle che vedremo versare)

Agostino Suriano
Ciao Serenella, tu che sei di Teramo, mi confermi che ci sono ancora persone sotto le tende a Sulmona?
Serenella Ruggieri
Di Sulmona non ho informazioni dirette, so per certo che mia cognata e mio fratello non sono rientrati a casa a L'Aquila perché manca la messa in sicurezza di case pericolanti vicino alla loro che invece srebbe agibile. Significa che si è fatto molto per costruire nuove case a 2.700 euro al Mq e lasciano fuori di casa coloro che invece con interventi minimi la casa ce l'hanno già. (Il famoso popolo delle carriole credo che voglia dimostrare questo?) Non viene il dubbio che forse da più visibilità costruire nuove case (buona cosa ovviamente) e lasciare altri con i soldi di noi contribuenti malspesi ancora in giro? Abbandoniamo la polemica e chiediamo più trasparenza e anche che i nostri soldi e le vite degli italiani vengano rispettate.


è la battaglia che vogliamo fare su fb...
ci stiamo organizzando.
intanto c'è un signore che prende 500.000 euro di pensione all'anno!!!

auguro di trascorrere, almeno cercare di trascorrere una buona Pasqua ma non dimentichiamo... prendiamo esempio anche da "99 colombe"... la notte del 5 Aprile 99 e più blogger pubblicheranno una ricetta usando un prodotto delle Sorelle Nurzia, quale omaggio e spinta a far rinascere una storica azienda dolciaria aquitana; magari finiamo il pranzo con una colomba delle sorelle Nurzia. La mia ricetta " colomba tostata con gelato di riso alla crema e arance caramellata al cardamomo" sarà, insieme alle altre, online la notte del 5 aprile.
Buona Pasqua.



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